mercoledì 10 agosto 2011
Tempio di Giove
Il Tempio di Giove Capitolino era il più grande monumento esistente sul Campidoglio. Conosciuto anche come Tempio di Giove Ottimo Massimo e dedicato alla triade Giove, Giunone e Minerva, fu il centro del culto di Stato romano e delle celebrazioni più importanti: davanti alla costruzione avevano luogo le cerimonie trionfali o le assemblee più solenni del senato. La prima pietra venne messa nel 509 A.C per volere di Tarquinio Prisco e venne completato nel 509 dal console Orazio Pulvillo. Le grandi dimensioni di cui era dotato rivelano la volontà di farne la Sede della Lega Federale Latina al posto del Tempio che nasceva all’epoca sul monte Albano. Una quadriga bronzea abbelliva il fronte e nel 192 A.C vennero apposti scudi dorati da Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo. Lo stesso Lepido con l’aiuto di Marco Fulvio Nobiliare ne restaurarono gran parte nel 179 A.C. Nel 83 A.C. un grave incendio distrusse quasi totalmente la struttura e i Libri Sibillini, contenuti all’interno, andarono persi definitivamente. Lucio Cornelio Silla ne volle una ricostruzione in pietra e questa venne terminata da Lutezio Catulo nel 69; il nuovo edificio subì altri due incendi e venne infine ricostruito da Tito e Domiziano dopo l’80. Le ultime notizie che si hanno del tempio risalgono però alla fine del IV secolo d.C. e al giorno d’oggi non rimane quasi più nulla. Il più grande tempio etrusco finora conosciuto aveva dimensioni più che rilevanti e la sua posizione sul Campidoglio ricordava quella del Partendone ad Atene: dominante e visibile quasi da tutta Roma. Sorgeva su un podio alto 13 metri con una grande scalinata innanzi. All’interno superate tre file di colonne aveva posto una cella tripartita con la navata centrale dedicata a Giove e le due laterali a Giunone e Minerva. Sembra che la statua dedicata a Giove alla quale conduceva la navata maggiore abbia tuttora una copia fedele visibile nei Musei Vaticani: il Giove di Otricoli. I resti dell’antico tempio sono però molto scarsi: rimangono visibili tre angoli e parte delle pareti visibili all’interno del Museo Nuovo Capitolino (nella foto) mentre un lato della parte posteriore è di fronte al giardino di Piazzale Caffarelli. Sulla via del Tempio di Giove si trova invece l’angolo anteriore destro. I resti del tempio di Giove all’interno dei Musei Capitolini sono visitabili seguendo l’orario del Museo: Martedì-domenica 9.00-20.00. Altri ruderi si trovano all'interno del Foro Romano, possiamo vedere i blocchi, custoditi all'interno di una copertura in vetro (che purtroppo ne ostruisce un pò la visione) sotto la loggia di Villa Caffarelli in via del Tempio di Giove.
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