lunedì 8 agosto 2011
Fontana del Leoni
Alla base della scalinata che conduce alla piazza del Campidoglio nel 1562 vennero posti, su basamenti disegnati dal della Porta, due leoni egizi in basalto nero di Numidia che precedentemente ornavano l'ingresso della chiesa di Santo Stefano del Cacco. Furono messi ai lati della scalinata del campidoglio per volere dei Conservatori allora in carica Camillo Pignatelli, Marzio Santacroce, Ottavio Crescenzi e Tiberio Massimi (priore dei caporioni)Nel 1587, quando l'Acqua Felice venne portata sul colle capitolino, rimasto privo di acqua corrente dopo la interruzione dell'acquedotto Marcio, i due leoni vennero modificati e adattati a fontane: nel 1588 lo scalpellino Francesco Scardua, su disegno di Camillo Rusconi, eseguì due conche per la raccolta dell'acqua gettata dalle cannelle inserite nelle bocche dei leoni. In almeno due occasioni, per l'elezione di papa Innocenzo X Pamphili (1644-1655) e di papa Clemente X Altieri (1670-1676) dalle cannelle di queste fontane anziché acqua venne fatto sgorgare vino bianco e vino rosso. Nel 1880 furono rimossi e depositati nei Musei Capitolini e dobbiamo arrivare fino al 1955 per rivederli nuovamente a guardia della gradinata michelangiolesca per iniziativa di Carlo Pietrangeli che ne propose e ne attuò il ripristino.
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