Nella piazza del Campidoglio e sulla sommità degli edifici presenti, sono visibili un notevole numero di statue di diverse dimensioni. Sulla sommità dei tre edifici presenti nella piazza, sono collocate diverse statue antiche, quasi tutte repliche di età romana di originali greci, che sono state utilizzate quale decorazione in base alle tendenze dell'epoca rinascimentale. Poste alla sommità della Cordonata Capitolina e sulla balaustra della piazza, sono visibili sei statue di epoca romana, divisibili in tre tipi di statue poste ai lati rispetto alla scalinata del Campidoglio.
CASTORE E POLLUCE: Le prime statue sono quelle che si trovano ai fianchi della scalinata: si tratta delle due statue dei Dioscuri, i gemelli Castore e Polluce che vennero lì poste nel 1584; queste statue vennero rinvenute nel 1560, durante i lavori all'interno del Ghetto e dovevano far parte far parte di un tempio ad essi dedicato, individuato nell'area del Circo Flaminio. Si tratta sicuramente di copie di età romana di originali greci del V secolo a.C., notevolmente restaurate come è dimostrato dalla testa della statua di sinistra che è moderna.
I TROFEI DI MARIO (nella foto in basso a destra): Le altre due statue (una a destra e l'altra a sinistra della scalinata) sono dette trofei di Mario: si tratta di due trofei con Province vinte, posti sulla balaustra della piazza nel 1590 i quali dovevano in origine servire ad adornare un monumento commemorativo per le vittorie germaniche e daciche di Domiziano (81-96 d.C.). Successivamente i due trofei vennero utilizzati come decorazione per il Ninfeo dell'Acqua Giulia (nell'attuale piazza Vittorio) costruito nel 226 dall'imperatore Alessandro Severo. I due monumenti sono normalmente conosciuti come Trofei di Mario in quanto il Ninfeo era conosciuto come tempio di Mario poiché due rilievi marmorei che lo adornavano erano stati identificati con i trofei delle vittorie di Caio Mario sui Cimbri e i Teutoni, tale denominazione è stata mantenuta sebbene si sia poi individuata la vera funzione dell'edificio. Il nome della fontana come "Trofei di Mario", appare per la prima volta in una guida per pellegrini del 1140, i Mirabilia Urbis Romae, e deriva da due grandi sculture marmoree che hanno decorato il monumento fino al 1590 (come si vede nell'incisione di Etienne Dupérac), quando papa Sisto V, secondo il progetto di Michelangelo, le ha fatte togliere e collocare sulla balaustra del Campidoglio, ai lati delle gigantesche statue dei Dioscuri, dove si trovano ancora.
COSTANTINO: Le ultime statue, quelle poste all'esterno dei due gruppi di tre statue, raffigurano l'imperatore Costantino; tali statue vennero collocate sul Campidoglio per celebrare il ruolo di Costantino sia nella liberazione di Roma da Massenzio sia per la sua importanza per il cristianesimo.
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